Intervista ad Easyman

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Easy abbiamo letto una storia curiosa di come hai cominciato a fare musica.

Per quanto riguarda il mio inizio hai perfettamente ragione, diciamo che "curiosa" è la parola giusta. Ho sempre scritto molto fin da quando ero piccolo, non perchè avessi difficoltà ad esprimermi o a rapportarmi con le altre persone ma semplicemente per amore della scrittura. Col passare degli anni ho iniziato a scrivere i primi testi, un po' per gioco e un po' perchè volevo vedere se ero in grado di riuscire a comunicare qualcosa con la mia scrittura. Come avrai letto nella mia bio, un giorno un benzinaio, sentendo che stavo ascoltando una vecchia canzone degli Articolo, mi chiese se la mia passione per la musica rap e hip-hop si limitava solo all' ascolto dei dischi oppure se anch' io cantavo o producevo musica, in tal caso mi avrebbe messo in contatto con un suo amico che aveva da poco aperto una sala di registrazione. Inizialmente gli dissi di no, ma non era un no convinto, qualche testo ce l' avevo, qualche idea anche, ma soprattutto avevo un sacco di cose da dire. Così ritornai da lui e mi feci dare il contatto di questo suo amico. Iniziò tutto così, per caso, alla fine si sa che tutte le cose più belle iniziano per caso.

Quali sono stati i tuoi primi contatti con il rap? con quali dischi?

La prima canzone rap che mi ha fatto innamorare di questa cultura è stata "Rap in vena" dell' album Mr. Simpatia di Fabri Fibra.

Ascoltavo da tempo gli Articolo 31, come la maggior parte dei ragazzini della mia età, ma quella canzone aveva qualcosa di diverso, era come se mi avesse aperto un nuovo mondo, è difficile da spiegare. Dopodichè ho iniziato ad ascoltare tantissimi altri artisti, come Mondo Marcio, Bassi Maestro, Turi, Mistaman, Inoki, il grande Joe Cassano e molti altri. Questi che ho menzionato però sono stati senza dubbio i più rappresentativi.

Lasciando un attimo da parte la scena rap italiana non posso non nominare artisti del calibro di 2Pac, Notorious B.I.G. e KRS-One che hanno senza dubbio segnato la mia adolescenza.

Vivo Rap Mixtape,come è nato? Sei soddisfatto di come è andato?

Vivo Rap Mixtape è nato da un insieme di idee che col tempo hanno preso forma. Volevo fare un mixtape, un insieme di tracce che mi rappresentassero, una sorta di "eccomi, io sono tutto questo". Ogni singola traccia ha infatti un valore e un significato particolare per me, e rappresenta una parte del mio carattere.

Appartieni ad una Label?

No, non appartengo a nessuna Label, sinceramente non è mai stato il mio principale obiettivo. Ho sempre preferito cercare di colpire le poche persone che mi ascoltano piuttosto che cercare assiduamente di ottenere visibilità tramite una Label.

Indubbiamente mi farebbe molto piacere se qualcuno fosse realmente interessato alla mia musica e ai miei progetti, sarebbe una bella iniezione di fiducia e un ulteriore stimolo a credere in quello che faccio

''La mia strada'' è veramente una bellissima traccia con un contenuto,cosa ne pensi della scena rap di oggi?

"La mia strada" l' ho scritta in un momento abbastanza particolare. Credo che tutti, più o meno spesso, si facciano delle domande relative al proprio ruolo su questo pianeta. Io su questo ci ho riflettuto molto, ho riflettuto sull' importanza di ogni singola persona, sul fatto che ognuno svolge un ruolo fondamentale all' interno della nostra società, e sul fatto che molti, forse troppi, sono costretti a trascorrere una vita di sacrifici senza sfruttare le infinite capacità che ognuno porta dentro di se.

Sono convinto che ogni uomo debba capire quale sia la sua vera strada, credo che questo sia il fulcro di tutto. Una volta capito questo non resta che percorrerla; detto così sembra una cosa da niente, ma sappiamo tutti che non è così.

Per quanto riguarda la scena rap di oggi invece non sono molto ottimista, anche se l' ottimismo solitamente mi caratterizza.

Vedo molti giovani artisti, così vengono definiti, fare successo con dei pezzi che chiamarli "insulti al rap" sarebbe fargli un complimento, e altri artisti, che invece sono sempre rimasti veri dal primo giorno in cui hanno preso in mano un micro, che non hanno nemmeno un terzo della visibilità dei primi che ho citato.

Cosa ne pensi dell'avvento di internet?Molta gente da più importanza alle visualizzazioni su youtube che ad impegnarsi sul loro rap.

Condivido pienamente il tuo pensiero, ormai le wievs su youtube sono diventate quasi un' ossessione, soprattutto per le nuove leve. Sembra quasi che la bravura di un Mc si calcoli sulla base delle sue visualizzazioni sul tubo, ma credo che tutti coloro che hanno un minimo di passione per questa cultura sappiano che non è assolutamente così. Come dicevo prima infatti ci sono molti artisti definiti "di nicchia" che hanno testi ed argomenti da trattare di gran lunga più interessanti di quelli espressi dai cosiddetti big della scena rap italiana. Personalmente la cosa non mi crea molti problemi, se non fosse che così facendo si rischia di distruggere i veri princìpi di questa cultura.

Ti sei mai cimentato in altre discipline dell'hip hop?

 Putroppo non ho mai avuto modo di praticare altre discipline dell' Hip-Hop, nonostante sia quotidianamente a contatto con persone che praticano il writing e il djing. Mi piacerebbe però dedicarmi anche a questo, magari più avanti se il tempo a disposizione me lo permetterà.

I tuoi progetti futuri.

Per quanto riguarda i miei progetti futuri, sto lavorando ad un nuovo mixtape che dovrebbe uscire il prossimo anno. Sarà un progetto un po' più maturo rispetto al primo, poichè ci saranno più collaborazioni con altri artisti e le produzioni saranno affidate interamente a Big Cloz della 38 Avenue Beat Production e all' enJOYNT records.

Nel frattempo sto partecipando a diversi contest visto che la voglia di scrivere è troppa e non riesco ad aspettare così tanto.

Un saluto!

Vi ringrazio ancora per lo spazio, buon lavoro! Stay Easy!